Viale Dante Alighieri 3
27011 Belgioioso (Pavia)
Sabato e domenica si può visitare il castello (che è propriietà privata) e le sale interne con orario è dalle 10:00 AM alle 20:00 PM
Costo:
7,00 euro adulti
5,00 euro bimbi dai 6 ai 12 anni
Il Castello Belgioioso è inserito all’interno di un sistema a difesa del fiume Lambro e presenta una particolare conformazione a recinto. Di origine longobarda, fu distrutto e riedificato da Federico Barbarossa ed in seguito ampliato dai Visconti. I possedimenti e il castello furono donati dal monarca al conte Ludovico Belgioioso; rimasero proprietà della casata, con alterne vicende, sino alla prima metà del XX secolo.
Della fortificazione si hanno notizie fin dall'età longobarda; alle dipendenze della Signoria Milanese, nel 1164 fu distrutta ed in seguito riedificata da Federico Barbarossa. Gli anni intorno al 1353 videro un lungo soggiorno del Petrarca che in una lettera decanta le terre e i castelli del luogo: il soggiorno del poeta, ospite di Giovanni Visconti, arcivescovo di Milano, è ricordato da una lapide sulla torre quattrocentesca. Nel 1396 il castello fu assegnato da Gian Galeazzo Visconti alla Certosa di Pavia che lo tenne fino alla sua soppressione nel 1782. La fortificazione diventò in seguito dimora dei Barbiano Belgioioso che compirono diversi interventi di restauro. Il castello fu poi acquistato dalla parrocchia e molte delle sue parti furono demolite: rimane oggigiorno la torre merlata quattrocentesca e la torre ovest, detta castellana, con parte della cinta difensiva fatta costruire dal Barbarossa che include il parco e la villa Belgioioso.
Sicuramente vicino ma nelle informazioni che ho trovato in giro non ho reperito alcunchè che motivi la visita
43012 Fontanellato (Parma)
fax: 0521.824042
email: rocca@fontanellato.org
web site: www.fontanellato.org
chilometri da Milano: 127 km
ORARI da aprile a ottobre feriali 9.30/11.30* e 15/18*, festivi 9.30/12* e 14.30/18*; da novembre a marzo chiuso il lunedì, feriali 9.30/11.30* e 15/17*, festivi 9.30/12* e 14.30/17* (* inizio ultima visita).
Ancora intatto è l'appartamento nobile dei Sanvitale, conti che la tennero sino al 1948, con mobili e suppellettili del Cinque, Sei, Sette e Ottocento, i ritratti di diversi esponenti della famiglia, affreschi e quadri di Felice Boselli e come i castellani di un tempo, dalla "Camera ottica", grazie ad un ingegnoso sistema di lenti e di prismi, si può ancora curiosare, stando segretamente nascosti, sulla vita della piazza. Per altre notizie e info su altri castelli da visitare nel picentino, cliccate qui ;)
NOTE: sicuramente una visita molto interessante, peccato però per noi che coi miseri soldini mensili che abbiamo non ce la facciamo add andare, troppo lontano e benzina troppo costosa :(
CASTELLO DI TORRECHIARA
Località: Comune di Langhirano, a 18 km da Parma
APERTURA: tutto l'anno – chiuso il lunedì
ORARI: da novembre a febbraio dal martedì al venerdì 9/16.30*, sabato e festivi 10/17*; da marzo a ottobre dal mercoledì a sabato 8.30/19.30*, martedì domenica e festivi 10.30/19.30* (*chiusura della biglietteria 30 minuti prima della chiusura del Castello).
PREZZI: Adulti: Euro 3,00
Ridotto: Euro 1,50
over 65: gratuito
depliant in omaggio
Il castello di Torrechiara sorge sulle colline di Torrechiara, vicino a Langhirano, a circa 18 km da Parma. La sua posizione elevata gli permette di dominare perfettamente la vallata dove scorre il torrente Parma, punto di incontro tra la città e la montagna poco distante. Fin dall'inizio doveva servire non solo come struttura difensiva ma anche come dimora isolata del conte Pier Maria II de' Rossi e della sua amante, Bianca Pellegrini di Arluno. È considerato un esempio tra i meglio conservati di architettura dei castelli in Italia poiché unisce elementi del medioevo a quelli del Rinascimento italiano.
Il castello fu fatto costruire da Pier Maria II de' Rossi fra il 1448 e il 1460, sulle rovine di una precedente casaforte del 1259, di cui rimane una sezione del portico nel lato ovest del cortile interno. Dal 1911 il castello di Torrechiara è un monumento nazionale tutelato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali ed è aperto al pubblico. Il castello ha riportato danni in seguito al sisma del 23 dicembre 2008. Dopo una parziale chiusura al pubblico è stato completamente riaperto il 27 febbraio 2010
La Camera d'Oro, la più famosa stanza all'interno del castello, occupa l'intero primo piano della torre omonima, quella di nord-est. Era la camera da letto di Pier Maria Rossi, che la fece affrescare dal pittore Benedetto Bembo (1420 ca.-1495) nel 1452. La camera era così chiamata in virtù della decorazione a foglie d'oro che ricopriva le formelle in cotto che rivestono interamente la stanza. La decorazione non è oggi più presente perché all'inizio del XX secolo l'allora proprietario, Pietro Cacciaguerra, asportò l'oro e disperse tutti gli arredi originali. Sulle formelle sono presenti cinque motivi diversi: arabeschi intrecciati su uno sfondo di tralci di mirto, pianta sacra a Venere, dea dell'amore, creano un disegno a scacchiera lungo le pareti.
Leggete di più, informazioni sulla struttura, le torri, la trasformazione durante il rinascimento e gli interni affrescati e decorati ;)
Leggende La leggenda vuole che nel castello di Torrechiara, durante le notti di plenilunio, in cui la nebbia avvolge il castello, appaia il fantasma di una bellissima duchessa, murata viva dal marito, che vaga nella torre del maniero offrendo baci appassionati agli uomini che la incontrano. La bellissima duchessa non smetterà di andare al castello finché non ritroverà suo marito.
Il castello nei media Il castello di Torrechiara è stato poi usato come set cinematografico di film in costume, come ad esempio Ladyhawke di Richard Donner interamente ambientato in Italia.
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