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La nostra famiglia nasce per caso, tutto ha inizio nel lontano 2004 con l'incontro con Sampei, nel 2008 arriva la piccola Momoko. Se navigate un po' nella mia pagina ci conoscerete. Per sapere chi visita la mia pagina potete inserire commenti e il vostro nome nel mio libro degli ospiti.
Viaggiare è una delle mie e nostre tante passioni che cerco di trasmettere a mia figlia, viaggiamo ogni volta che si può, alla pagina viaggi potete leggere delle nostre uscite e nella pagina fotografie vi mostro le foto delle nostre ultime vacanze, week end o giornate relax in famiglia. Guardatelo, ne vale la pena.

Leggete anche: MOMOCHAN CHILDHOOD JOURNAL, il blog di mia figlia dalla nascita fino adesso, KYOU NO OBENTOU, i bento box giapponesi fatti da me, consigli, accessori, ricette e domande varie, NIHON DAISUKI YO !, dall'altra parte del mondo vive l'altra metà della nostra famiglia.

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mercoledì 25 luglio 2012

Val Chiavenna e Castelli :)

Non sapevo ci fossero cosi tanti castelli da vedere e visitare, si nei nostri tanti viaggi a Livigno se ne vedono tanti ma pensavo che fossero solo in rovina e non visitabili invece ho scoperto che ce ne sono parecchi ancora in buono stato e con tante cose da vedere all'interno, eccovi i più belli :)

CASTEL DEL PIRO AL GRUMELLO
Conosciuto come Castel Grumello per via del dosso roccioso sul quale è costruito, fu costruito tra la fine del Duecento e l’inizio del Trecento dalla famiglia comense dei De Piro, di parte ghibellina e quindi avversa ai guelfi signori di Sondrio, i Capitanei.
Il castello sorge in una posizione strategica, nel Comune di Montagna in Valtellina, su un promontorio dal quale si domina la città di Sondrio e un gran tratto della valle. E’ un fortilizio circondato da mura e composto da due costruzioni che ancora conservano i merli a coda di rondine: quella ad occidente, come suggeriscono l’ingresso arcuato, le ampie aperture e i ruderi di una sala con camino, doveva avere carattere prevalentemente residenziale, pur essendo comunque dotata di una torre con feritoie per il corpo di guardia.
Quella ad oriente, costruita con massi ben squadrati, aveva funzione militare e comprendeva un’alta torre quadrata di avvistamento e numerosi ambienti distribuiti su più livelli.
Orario di apertura
Da marzo a settembre: ore 10-18 solo festivi e prefestivi, in tutti gli altri giorni visite solo su prenotazione.
Da ottobre a metà dicembre e mese di febbraio: 10-17 solo festivi e prefestivi, in tutti gli altri giorni visite solo su prenotazione.
ULTIMO INGRESSO: mezz’ora prima della chiusura serale.
Visite guidate per scolaresche su prenotazione, tel. Castello 0342 380994
Prezzi
Ingresso gratuito.
A sostegno delle attività del FAI si suggerisce un contributo di 2 € per gli adulti e 1 € per i bambini (4-12 anni)
Per informazioni:
Ufficio Turistico Sondrio Valmalenco
Tel. +39 0342 451150 - +39 0342 219246 - info@sondrioevalmalenco.it

CASTELLO DI BELLAGUARDA
Raggiungibile con un sentiero acciotolato, poco sopra l'abitato di Tovo S. Agata, si trova il castello di Bellaguarda giudicato uno dei più articolati complessi castellani della valle.
Appartenuto alla famiglia Venosta fino al 1712, a differenza di altre fortificazioni presenti in Valtellina, conserva ancora una parte delle strutture originarie, anche nei particolari, grazie agli interventi di restauro cui è stato sottoposto nel corso degli anni, ha, in pianta, la forma di un triangolo ed è posto su tre piani delimitati da muri merlati.
Sul piano più alto svetta la torre di guardia, risalente ad epoca antecedente (1226) rispetto al resto dell’edificio costruito successivamente e menzionato dal 1340, in basso, adiacente al corpo centrale, si trova il corpo di guardia, con finestre e feritoie, completano il tutto le imponenti mura difensive.
Per informazioni:
Ufficio Turistico Tirano
Tel. +39 0342 706066 - infotirano@provincia.so.it

CASTELLO PARIBELLI
Da torre di segnalazione si mutò in austero palazzo nobiliare che internamente non manca di ambienti signorili, tra i quali primeggia una delle più belle stüe (sale foderate in legno) esistenti ancora in Valtellina (da vedere assolutamente).
La Torre Paribelli di Albosaggia, di fornte alla città di Sondrio, è un tipico esempio di austera dimora signorile formatasi per progressiva conversione ad uso abitativo di una struttura fortificata. Osservando la planimetria dell’edificio, la disposizione delle stanze appare, infatti, chiaramente condizionata dalla presenza di una possente torre centrale, al cui interno sono stati rinvenuti affreschi di epoca medioevale. Si tratta della torre di Torzone dal nome del vicino torrente Torchione. Insieme ad altri castelli e torri, faceva probabilmente parte del sistema difensivo controllato dai Capitanei feudatari di Sondrio.
Venute meno le esigenze militari, il fortilizio divenne stabile residenza dei signori Carbonera, responsabili di un primo ampliamento e della fondazione, entro il giardino cintato, di una piccola cappella di palazzo, quando i Carbonera si trasferirono a Sondrio, la loro dimora fu dapprima affittata e poi definitivamente ceduta, nel 1584, alla famiglia Paribelli, da poco insignita del titolo nobiliare. Furono quindi soprattutto ragioni di rappresentanza a determinare le ulteriori trasformazioni che i Paribelli apportarono alla struttura, a tutt’oggi di proprietà della famiglia.
Il fronte principale si affaccia sulla valle e, come si nota dalle murature, corrisponde ad una delle parti più antiche del complesso. Attraverso un portale tardo cinquecentesco sormontato dallo stemma dei Paribelli e delle Tre Leghe si accede all’androne porticato, realizzando il quale si volle ingentilire l’aspetto severo del maniero.
Sempre a pian terreno, troviamo un salone a volta reticolare con un grande camino in pietra e, nell’androne, una lunetta affrescata con la scena della Natività (XVI-XVII), è tuttavia salendo al primo piano che si raggiunge la stanza più bella e famosa del palazzo: la cinquecentesca stüa voluta per ragioni di rappresentanza da Giovanni Giacomo Paribelli che nel 1581 aveva ottenuto il diploma di nobiltà dall’imperatore Rodolfo II.
Si tratta di una stanza completamente rivestita di legno, con le pareti e il soffitto riccamente intarsiati e intagliati forse ad opera di Arnold Thiefeld, presente a quel tempo in valle. Era certamente l’ambiente più signorile della residenza, dove non a caso figurano scolpiti nel legno gli stemmi dei Carbonera e dei Paribelli, e veniva riscaldato da una bella stufa “forata” da coppelle in pietra ollare. Atmosfera completamente diversa si respira nei due saloni sopra l’entrata, dalle volte ornate da quadrature attribuibili a Giuseppe Porro.
La residenza è circondata da un grande giardino cintato, e proprio accanto alla porta d’accesso sorge l’oratorio dei Santi Nicola da Tolentino e San Vincenzo Ferrerio. Costruito dai Carbonera nella seconda metà del Quattrocento, durante il dominio grigione, i Carbonera misero l’oratorio a disposizione dei riformati, mentre i Paribelli lo utilizzarono come cappella sepolcrale della famiglia.
Per informazioni:
Valtellina Turismo
Tel. +39 0342 215921 - info@valtellina.itAggiungi immagine

TORRE DI PEDENALE
Collocata nei boschi che coprono i fianchi della montagna a ridosso di Mazzo di Valtellina, la Torre di Pedenale è un esempio del complesso sistema difensivo posto a guardia delle vie che conducevano al Passo del Mortirolo.
Di grande interesse storico, urbanistico ed artistico, la torre (secolo XII) è ciò che rimane di un antico castello edificato dalla potente famiglia Venosta. Ben conservata, ha una pianta quadrangolare e si sviluppa su quattro piani, nelle mura sono state ricavate feritoie e finestre aventi scopo difensivo come già per altre fortificazioni presenti sul territorio. Attorno ad essa poche case a schiera ed un alto muro su cui si apre una porta costituiscono l’antica contrada fortificata di Pedenale.
Per informazioni:
Ufficio Turistico Tirano
Tel. +39 0342 706066 - infotirano@provincia.so.it

CASTELLO MASEGRA
Arroccato su uno spuntone di roccia domina Sondrio dall'alto, ospita un centro di documentazione e un percorso espositivo su temi storici del periodo che va dal 1512 al 1797.
Per la sua posizione strategica, l’area è stata un naturale luogo di offesa e di difesa sin dalle epoche più antiche e proprio ai piedi del castello è andato formandosi il borgo, le cui adunanze si tenevano sul colle Masegra. In ragione della sua importanza, il castello subì innumerevoli distruzioni, ricostruzioni, ampliamenti e cambi di destinazione, ma non è cosa semplice incrociare i dati che provengono dalle carte d’archivio con quelli che si desumono osservando le strutture murarie. Il primo nucleo, fu edificato in epoca medioevale su preesistenze preistoriche e su un impianto antichissimo.
Come dimostrano le due torri settentrionali, i muri merlati e i camminamenti di ronda, il castello ebbe funzione militare e di roccaforte guelfa fin verso il XV secolo, quando andò assumendo un aspetto residenziale in linea con le tipologie costruttive di moda nel Milanese. Prese così forma il corpo orientale che prospetta sulle due corti con due facciate molto diverse fra loro: il fronte verso la corte occidentale conserva l’impianto di un ponte levatoio e strani merli; il fronte opposto, più in vista, reca invece un portalino con stemmi abrasi datato 1491 e decorazioni a graffito. Al suo interno troviamo un salone delle feste, una saletta affrescata e alcuni saloni dai bei soffitti lignei cassettonati che ci fanno rimpiangere quanto andato perduto.
Orari di apertura:
Dal 1 maggio al 30 settembre (chiuso 15 agosto):
sabato e domenica dalle 9.00 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 18.00.
Ingresso:
Ingresso al Museo: gratuito
Visita Guidata (solo per giorni e orari prestabiliti): € 5,00 (singolo), € 4,00 (gruppi sup. a 10 persone)
Ridotto (associazioni convenzionate): € 4,00
Il Museo può essere aperto alle visite guidate per gruppi fuori orario previo preavviso di almeno 7 giorni.
Ulteriori informazioni:
MVSA tel. 0342 526269-553 fax 0342 526270
Castello Masegra (giorni apertura) tel. 0342 216403
e-mail: museo@comune.sondrio.it - museodisondrio@alice.it
sito: http://www.comune.sondrio.it/
Per informazioni:
Ufficio Turistico Sondrio Valmalenco
Tel. +39 0342 451150 - +39 0342 219246 - info@sondrioevalmalenco.it

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